La tutela dell'Ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni.

11.02.2022

Editoriale della vicepresidente Daniela Mulas

L'8 febbraio 2022, con l'approvazione della Camera dei deputati, si è finalmente concluso l'iter parlamentare del DDL di riforma costituzionale e il testo, dopo la promulgazione ad opera del Presidente della Repubblica, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Viene inserito un nuovo comma all'art. 9 che, nella versione attuale, fa riferimento al paesaggio e al patrimonio storico-artistico senza citare chiaramente l'ambiente. Con la già menzionata riforma, "la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni" viene inserita tra i principi fondamentali dalla Carta costituzionale. Inoltre, si rinvia al legislatore per stabilire i modi e le forme di tutela degli animali e in materia di iniziativa economica privata, la norma attuale (art. 41 Cost.) viene integrata prevedendo che tale attività non possa svolgersi in modo da recare danno alla salute e all'ambiente.

Possiamo considerarla una vittoria di tutti, dei cittadini, dei professionisti, delle Istituzioni.
L'iniziativa è applaudita anche dai medici veterinari, consapevoli da sempre che il nuovo paradigma One Health (salute unica per gli esseri umani, gli animali e l'ambiente) deve entrare in tutte le politiche, perché tutto è interconnesso, la salute è parte fondamentale della felicità umana e l'uomo non può vivere bene in un ambiente malato.

L'inserimento degli animali e dell'ambiente tra i valori della Costituzione conferma la bontà della decisione presa nel 2019 dall'intero Consiglio nazionale degli Ordini dei medici veterinari che, riunito a Torino, ha votato all'unanimità la modifica del Codice Deontologico, prevendo all'articolo 1 la promozione del rispetto degli animali e del loro benessere. Risale invece al 2006 l'introduzione nel Codice del concetto dell'animale come essere senziente. Il carattere di senzienza consiste nella capacità di provare piacere e dolore, cioè di gioire e di soffrire. Pertanto, il medico veterinario nell'esercizio della professione deve tenere conto della sofferenza animale non solamente fisica, ma anche psichica.

Nella consapevolezza di essere un operatore di sanità pubblica il medico veterinario dovrà sempre più rivolgere la sua attenzione a temi quali la salute globale, la tutela dell'ambiente e la sostenibilità, il rapporto uomo-animale, ragionando secondo una logica sistemica e di prevenzione, utilizzando un approccio e modalità̀ operative di salute unica e medicina unica per uomo, animale e ambiente.
La Fnovi proseguirà con la sua opera di sensibilizzazione delle Istituzioni pubbliche a favore dei principi costituzionali primari come la salute, il diritto all'autodeterminazione dell'individuo, la salvaguardia dell'ambiente e i diritti degli animali.

Fonte:

FNOVI